"A questi Ragazzi non importa se il film si fa o no. Vogliono Vincere la Regata, ed Io e la Cinepresa siamo solo una fonte di Fastidio per Loro."
- Roy E. Disney
bordo di ABN AMRO ONE, vincitrice nell’edizione 2005/06 della Volvo Ocean Race. Fra le sue invenzioni: lo sviluppo del sistema FoxTrax per tenere sempre inquadrato ed evidenziato il disco nelle partite di hockey su ghiaccio della NHL; il sistema “1st and Ten”, che crea la linea elettronica di primo down nelle partite di football americano della NFL e della NCAA (partite universitarie).
Robbie Haines - Responsabile del Team.
Haines dirige i progetti velici di Roy Disney da 15 anni ed ha gareggiato in 12 Transpac e numerose regate d’altura. Nel corso della sua carriera velica, ha vinto sette Campionati Mondiali in cinque classi e la medaglia d’oro nel Soling nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1984.
Chuck Hawley - Allenatore.
Hawley è responsabile dello Sviluppo Prodotti per West Marine, la catena di negozi di forniture e accessori per barche più importante degli Stati Uniti. Ha navigato su imbarcazioni che vanno dagli ice boat alle barche per una persona di equipaggio fino al maxi catamarano Play-Station. Hawley è un esperto nel recupero di persone in mare e nella progettazione di zattere di salvataggio.
Mike Sanderson - Allenatore.
Vincitore del premio ISAF Rolex World Sailor, Mike Sanderson è uno dei nomi più conosciuti nel
mondo della vela. Tra i suoi successi ricordiamo tre partecipazioni nella Coppa America e la vittoria, come skipper di ABN AMRO ONE, nell’edizione 2005/06 della Volvo Ocean Race. Attualmente, Sanderson è Team Director di Team Origin, sfidante britannica per la 33a Coppa America.
Roy Disney ha acquistato il Transpac 52 Pegasus da Philippe Kahn. Dopo la Transpac, questa barca veloce, completamente attrezzata Harken, è stata venduta all’australiano Syd Fischer che la impiegherà per partecipare alla Sydney-Hobart 2007/08.
Il team di produzione ha filmato l’avventura di Morning Light dal catamarano di 38 metri Cheyenne, l’ex Play-Station di Steve Fossett.
Roy Disney: Prima di tutto deve essere un buon film, questo è il nostro obiettivo principale. Se alla fine abbiamo un brutto film, è solo una pessima pubblicità per la vela. Leslie DeMeuse (coproduttrice) ed io ci siamo trovati d’accordo che non avrebbe riguardato solo le barche, ma soprattutto le persone che navigano sulle barche. Il nostro film racconta di un gruppo di ragazzi che vivendo in uno spazio ristretto, lavorano insieme per diventare una squadra. Questa storia si potrebbe svolgere in tanti scenari diversi, ma nel nostro caso ha luogo su una barca a vela. Il pubblico è costituito da chiunque pagherà il biglietto del cinema, ma il pubblico principale siamo noi, quindi vogliamo fare un film che noi per primi vorremmo vedere e che ci farà divertire. Quando il pubblico non specializzato guarda la Transpac, vede una minuscola barca che scompare oltre l’orizzonte e sei giorni dopo riappare da un’altra parte. Tantissimi mi fanno ancora domande del tipo: “Ma di notte che fate? Dove vi ancorate?” (E io penso: “Sì, capirai: in acque profonde
Apro con questa fra se di Roy Disney, nipote del grande Walt, per annunciarvi un grande film - documentario Disney in arrivo nelle sale Us in Autunno: Morning Light. Il Film - Documentario Morning Light, ovvero Luce dell'Alba, parla della spedizione di ragazzi fra i 18 e 23 anni con la regata Transpacific 2007 verso le isole Hawaii. Il film ha come produttore il membro anziano della Walt Disney Company, Roy Disney, nipote di Walt, che con una telecamera ha ripreso la vita di bordo di questi ragazzi, insieme a Leslie DeMeuse, produttrice di numerosi documentari televisivi sulla vela ed ha collaborato con Roy Disney per realizzare Transpac-A Century Across the Pacific (Transpac -Un secolo attraverso il Pacifico). Come co-produttrice del Progetto Morning Light insieme a Disney, la DeMeuse ha seguito i componenti della giovane squadra (insieme agli operatori) per un anno, mentre si preparavano per la regata.
Stan Honey - Allenatore e Istruttore di Vela Il Master Navigator Stan Honey è stato navigatore abordo di ABN AMRO ONE, vincitrice nell’edizione 2005/06 della Volvo Ocean Race. Fra le sue invenzioni: lo sviluppo del sistema FoxTrax per tenere sempre inquadrato ed evidenziato il disco nelle partite di hockey su ghiaccio della NHL; il sistema “1st and Ten”, che crea la linea elettronica di primo down nelle partite di football americano della NFL e della NCAA (partite universitarie).
Robbie Haines - Responsabile del Team.
Haines dirige i progetti velici di Roy Disney da 15 anni ed ha gareggiato in 12 Transpac e numerose regate d’altura. Nel corso della sua carriera velica, ha vinto sette Campionati Mondiali in cinque classi e la medaglia d’oro nel Soling nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1984.
Chuck Hawley - Allenatore.
Hawley è responsabile dello Sviluppo Prodotti per West Marine, la catena di negozi di forniture e accessori per barche più importante degli Stati Uniti. Ha navigato su imbarcazioni che vanno dagli ice boat alle barche per una persona di equipaggio fino al maxi catamarano Play-Station. Hawley è un esperto nel recupero di persone in mare e nella progettazione di zattere di salvataggio.
Mike Sanderson - Allenatore.
Vincitore del premio ISAF Rolex World Sailor, Mike Sanderson è uno dei nomi più conosciuti nel
mondo della vela. Tra i suoi successi ricordiamo tre partecipazioni nella Coppa America e la vittoria, come skipper di ABN AMRO ONE, nell’edizione 2005/06 della Volvo Ocean Race. Attualmente, Sanderson è Team Director di Team Origin, sfidante britannica per la 33a Coppa America.
I Materiali che sono serviti da scena per costruire il set di Morning Light:
Roy Disney ha acquistato il Transpac 52 Pegasus da Philippe Kahn. Dopo la Transpac, questa barca veloce, completamente attrezzata Harken, è stata venduta all’australiano Syd Fischer che la impiegherà per partecipare alla Sydney-Hobart 2007/08.
Il team di produzione ha filmato l’avventura di Morning Light dal catamarano di 38 metri Cheyenne, l’ex Play-Station di Steve Fossett.
Intervista su Morning Light a Roy Disney: Luci, Telecamera, Azione!
Roy Disney: Prima di tutto deve essere un buon film, questo è il nostro obiettivo principale. Se alla fine abbiamo un brutto film, è solo una pessima pubblicità per la vela. Leslie DeMeuse (coproduttrice) ed io ci siamo trovati d’accordo che non avrebbe riguardato solo le barche, ma soprattutto le persone che navigano sulle barche. Il nostro film racconta di un gruppo di ragazzi che vivendo in uno spazio ristretto, lavorano insieme per diventare una squadra. Questa storia si potrebbe svolgere in tanti scenari diversi, ma nel nostro caso ha luogo su una barca a vela. Il pubblico è costituito da chiunque pagherà il biglietto del cinema, ma il pubblico principale siamo noi, quindi vogliamo fare un film che noi per primi vorremmo vedere e che ci farà divertire. Quando il pubblico non specializzato guarda la Transpac, vede una minuscola barca che scompare oltre l’orizzonte e sei giorni dopo riappare da un’altra parte. Tantissimi mi fanno ancora domande del tipo: “Ma di notte che fate? Dove vi ancorate?” (E io penso: “Sì, capirai: in acque profonde
tremila metri!”) “No, di notte si continua a navigare.” “Davvero? E come si fa?” Domande di questo genere richiedono risposte per tantissime persone, ma bisogna rivolgersi a questo pubblico: se riusciamo a mettere il pubblico a bordo con questi ragazzi e a far vedere come l’equipaggio parla di quello che farà prima di farlo, penso che aiuteremo a colmare almeno un po’ la distanza che c’è adesso tra la vela e il grande pubblico.
GLI ATTORI:
Roy Disney: A questi ragazzi non importa se il film si fa o no. Vogliono vincere la regata, ed io e la cinepresa siamo solo una fonte di fastidio per loro. Quanti di noi hanno aiutato ad allenarli, in particolare Robbie Haines, Stan Honey, Chuck Hawley, sono questi i loro eroi. Loro sono le vere figure paterne, io penso di essere più una specie di Nonno.
L'AVVENTURA:
GLI ATTORI:
Roy Disney: A questi ragazzi non importa se il film si fa o no. Vogliono vincere la regata, ed io e la cinepresa siamo solo una fonte di fastidio per loro. Quanti di noi hanno aiutato ad allenarli, in particolare Robbie Haines, Stan Honey, Chuck Hawley, sono questi i loro eroi. Loro sono le vere figure paterne, io penso di essere più una specie di Nonno.
L'AVVENTURA:
Roy Disney: Il Progetto Morning Light è una straordinaria combinazionedi molti aspetti: uno sguardo positivo verso il mondo, l’umanità,la vita ed i giovani. Le possibilità inerenti in tutti noi alla nascita e quando cresciamo. Magari fra sette anni faremo un altro film e vedremo che cosa è successo a tutti questi ragazzi, perché cambierà assolutamente la vita di ciascuno di loro. Leslie
DeMeuse è andata fino alle Hawaii sulla barca di suo padre quando aveva 15 anni mentre io ne ero al comando, ero molto più giovane di adesso, e ci ha cambiato la vita. Ho già visto i primi cambiamenti anche in loro ed il viaggio non è ancora iniziato.
IL RISULTATO:
Roy Disney: Una previsione la farò e cioè che la regata la finiranno. Come riusciranno non è importante quanto il fatto di arrivare. Quando la questione diventa personale, comunque, si riesce ad andare più veloci. Vedere questo processo a bordo della barca e osservarli mentre si trasformano collettivamente in un’unità funzionante potrebbe essere veramente interessante. Ma ciò che è più importante è che cresceranno insieme e diventeranno, come continuo a dire, “più della somma delle parti”. Ho quasi paura che se vinceranno potrebbe sembrare tutto falso e costruito per esigenze cinematografiche.
DeMeuse è andata fino alle Hawaii sulla barca di suo padre quando aveva 15 anni mentre io ne ero al comando, ero molto più giovane di adesso, e ci ha cambiato la vita. Ho già visto i primi cambiamenti anche in loro ed il viaggio non è ancora iniziato.
IL RISULTATO:
Roy Disney: Una previsione la farò e cioè che la regata la finiranno. Come riusciranno non è importante quanto il fatto di arrivare. Quando la questione diventa personale, comunque, si riesce ad andare più veloci. Vedere questo processo a bordo della barca e osservarli mentre si trasformano collettivamente in un’unità funzionante potrebbe essere veramente interessante. Ma ciò che è più importante è che cresceranno insieme e diventeranno, come continuo a dire, “più della somma delle parti”. Ho quasi paura che se vinceranno potrebbe sembrare tutto falso e costruito per esigenze cinematografiche.
Dopo questa intervista ci godiamo il Trailer Fantastico, qui sotto in Inglese:
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