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Niente male per un film del 1959 il cui successo, in verità, si è consolidato negli anni, poiché costò sei milioni di dollari e inizialmente ne incassò solo la metà. D’altra parte, questa versione Disney della fiaba di Charles Perrault, con elementi della versione dei fratelli Grimm, fu un notevole investimento, oltre che economico, anche tecnico e artistico. È assolutamente il primo lungometraggio animato girato in Super Technirama, un formato panoramico della Technicolor che induceva gli artisti a scene più grandi da disegnare e dipingere, e ad un inserimento di maggiori dettagli. Il film fu definito da Walt Disney stesso: “L’Arte dei dipinti animati”, infatti, si ispira, tra l’altro, anche allo stile della pittura rinascimentale italiana. Le musiche invece sono tratte dall'omonima opera di Čajkovskij, compreso il walzer, che diventa il duetto dei due protagonisti del film.
La versione andata in onda ieri sera era particolarmente curata nell’audio e nel video, una gioia visiva.
Il ciclo di questi grandi film si conclude domenica 2 gennaio su Rai Uno con il primo e super classico: “Biancaneve e i Sette Nani”.
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