Per Ralph e Frankenweenie abbiamo un immagine inedita e un video in cui per Ralph parlano i due doppiatori originali del film, John C Reilly e Sarah Silverman, e per Frankenweenie il regista Tim Burton.
Mentre per Looper c'è un'immagine e l'intervista scritta al regista Rian Johnson, che noi abbiamo tradotto.
L'immagine, come le altri non disponibile in alta definizione, mostra Ralph che, scappato dal suo videogioco in cui interpreta il cattivo, entra a far parte di Hero's Duty, sparatutto comandato dal Sergente Calhoun (doppiato da Jane Lynch).
Di seguito il video intervista dei due, e la nostra traduzione (abbiamo levato le parolaccie della Silverman :-)
Sarah Silverman: Interpreto una piccola bambina di 9 anni, chiamata Vanellope von Schweetz e lei vive in un mondo chiamato Sugar Rush, un gioco di corse e tutto quello che vuole fare è correre, ma non glielo lasciano fare perchè è una mollica.John C Reilly: Sei veramente molto simile al personaggio.Sarah Silverman: L'ho trovata come una forza di natura, e mi sono ritrovata con lei, che sia reale o meno.Realizzi che Ralph è allo stesso modo. Vuole essere amato, non vuole essere il cattivo e penso che i nostri due personaggi condividino questa cosa. Noi ci incontriamo per la prima volta e realizziamo che siamo uniti, che la tua caduta e le tue debolezze possono a volte diventare dei superpoteri.John C Reilly: Hey, hai appena detto che mi innamoro di una bambina di 9 anni, ed è un pò strano.
Nell'immagine da sinistra a destra vediamo Elsa van Helsing (doppiata da Winona Ryder) una delle compagne di classe di Victor, di cui lui è innamorato. Lei è la sua vicina di casa, ed è la padroncina del barboncino Persefone; al centro c'è Victor, il piccolo Frankenstein che riporta in vita il suo cane Sparky; e infine a destra c'è Edgar, un bambino che a causa della sua malformazione ricorda le creature igor. E' il primo a sapere della rinascita Sparky espirato da Victor, crea dei mostri usando ratti morti.
A parlare del film c'è il regista Tim Burton, che parla del cortometraggio originale e anche di Nightmare Before Christmas.
Tim Burton: A volte ci vuole proprio tanto tempo, mi ricordo con Nightmare Before Christmas, che se calcoliamo il tempo della sua ideazione a quello del suo effettivo sviluppo, il totale è quasi di 10 anni.
Quello che ci vuole è prendere le persone giuste, ma soprattutto prendersi il proprio tempo. Per Frankenweenie abbiamo avuto un gruppo più piccolo di persone, eravamo una sorta di famiglia intima. Per queste cose ci vogliono tempo. A volte ci sono dei personaggio che voglio avere il tempo di inquadrare bene, infatti questa versione è quella più pura per me.
Intervistatore: La tecnica dello stop-motion è cambiata da quando avete realizzato Nightmare?
Tim Burton: Ci sono state un paio di cose tecniche che hanno migliorato il modo in cui puoi seguire e meglio rappresentare il movimento dei personaggi, ma la cosa più bella di questa tecnica è che non cambia mai, ci sono sempre delle persone che muovono un pupazzo per ogni singolo fotogramma.
Fa parte del divertimento di fare un film del genere, vai nel set, è come se stai girando un vero film, come un horror di vecchio stampo, devi fare un certo lavoro con le luci, ect. E' bellissimo. Insomma ci sono tanti fantastici film realizzati con il computer, ma questo ha un proprio e unico stile, è come se sei Frankenstein e rianimi il film. Lavora benissimo con questa tecnica.
Intervistatore: I tuoi film si contraddistingono per il tono, e qual'è la differenza in termini di tono tra una parodia e un omaggio? Perchè nei tuoi film si sentono questi due generi.
Tim Burton: Il punto chiave è che non devi fare solo dei riferimenti, perchè solo chi ha visto il film a cui stai facendo un riferimento può capirlo, devi cercare di rivivere la storia e farla tua. Molte persone non conoscono la storia originale di Frankenstein, devi solo adattarla nel tuo contesto. Questi omaggi ci sono nei miei lavori, ma non è la cosa a cui lavoro di più.
Nell'immagine vediamo i due protagonist Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt che se la danno di santa ragione. Il film è ambientato nell'anno 2042, Joe (Joseph Gordon-Lewitt) è un looper, un assassino specializzato nell'eliminare le vittime inviate dal futuro, nel quale hanno inventato la macchina del tempo.
Ma un giorno Joe dovrà eliminare il se stesso del futuro (Bruce Willis).
L'acclamato regista Rian Johnson, che ha diretto Brick e The Brothers Bloom, ritorna a lavorare con Joseph Gordon-Levitt, famoso per partecipare in film con delle ottime sceneggiature (Inception, 50/50, 500 Giorni Insieme), in un thriller fantascientifico che promette decisamente bene.
Grazie ad MTV, possiamo leggere da dove l'idea di questo curioso viaggio nel tempo gli è venuta, e di come Joseph Gordon-Levitt ha lavorato per interpretare un Bruce Willis giovane.
MTV: Immaginiamo che ci sono molti posti diversi dove Looper potrebbe essere nato, dal desiderio di realizzare un thriller con viaggi nel tempo, dalla possibilità di vedere Joseph Gordon-Levitt fare qualcosa di molto diverso con la sua interpretazione.
Dov'è nato questo progetto?
Rian Johnson: E' nato dall'idea base di una piccola storia fantascientifica di un assassino che vive nel presente che lavora per un'agenzia del futuro, e loro mandano il suo se stesso del futuro come obbiettivo da uccidere e delle complicazioni nascono da lì. Ho scritto l'idea base come un cortometraggio, che non ce l'ho mai fatta a dirigere, era dieci anni fa, prima che io realizzassi Brick.
Non stavo pensando di fare una grande storia fantascientifica, che si concentrasse completamente sui viaggi nel tempo. E' una di quelle cose che ti saltano in mente quando cammini nel corso della giornata. Tu cominci con "Oh, è davvero una ficata" e ci crei una storia intorno. Questo è stata la sua genesi. E un sacco di cose che pensi cominciano a diventare realtà nella tua mente ed a coincidere tutte insieme. Io volevo vedere Joseph Gordon-Levitt farlo, essere la versione più giovane di un altro attore. E volevo lavorare di nuovo con lui. Ne è passato di tempo da quando avevamo fatto Brick insieme. Quando ho cominciato a scrivere la sceneggiatura, l'ho scritta avendo lui in mente nei panni del personaggio.
MTV: Joseph ha fatto un fantastico lavoro intepretando la versione più giovane di Bruce Willis. L'idea era di spingere il personaggio così lontano, con i trucchi prostetici e tutto quanto?
Rian Johnson: Era la mia idea dall'inizio che dovevamo fare qualcosa di fisico. Non volevo che Joe interpretasse Joe, e Bruce facesse Bruce. Forse avrebbe funzionato lo stesso. Non lo so. Ma alla fine sarebbe stato più interessante e divertente aver provato a fare qualcosa di diverso.
L'abbondante utilizzo di makeup ha veramente determinato come diversamente Bruce e Joe somigliano. In verità, io penso che abbiamo ridimensionalizzato quello che volevamo fare dal principio. Pensammo di fare ancora altre trasformazioni. Ma il fatto che poi somigliassero così poco significava che farli come due goccie d'acqua era impossibile. Poteva essere fatto. Perciò abbiamo preso una coppia di elementi chiave, e fatto alcuni piccoli aggiustamenti al naso, le labbre, il colore degli occhi. Alla fine del giorno, l'interpretazione di Joseph è quella che cambia tutto e porta avanti il film. Il makeup aiuta, non solo il pubblico, ma anche Joseph. Quando entra in scena con il makeup, potete vederlo trasformato. Puoi vedere lui che ha una maschera con se. E' stata un'interpretazione molto fisica, e interessante da vedere sul set.
MTV: Come ha imparato il modo di fare di Bruce Willis? Lo ha stalkerato per un anno? Dormito sotto il suo letto?
Rian Johnson: Questa sarebbe stata una storia interessante. Quando abbiamo preso nel cast Bruce, lui aveva già incontrato Joseph a Los Angeles, e hanno pranzato. E' venuto sul set a New Orleans, e siamo usciti fuori per cena un paio di volte. Ma maggiormente, Joseph ha studiato i movimenti di Bruce, specialmente nei suoi film recenti. Non stava cercando di imitare Bruce da giovane, bensì stava creando una versione giovane di Bruce attuale, e ha molto più senso. Quindi ha preso l'audio di Sin City, per esempio, messo un suo iPod e lo ha sentito ancora e ancora una volta. Bruce ha registrato l'audio della scena di apertura che il personaggio di Joseph fa, e gli ha mandato la registrazione. in modo che potesse sentire come farla. E' stato molto utile, ci sono stati tanti di questi compiti.
MTV: C'è una grande, meravigliosa scena con i due Joe, dove l'argomento del viaggio nel tempo viene affrontato. Bruce cerca di cambiare subito discorso dicendo "non ci pensare troppo, ti scalderai inutilmente la testa". Ma hai delle regole per come funziona il viaggio nel tempo in Looper, giusto?
Rian Johnson: Assolutamente. Mi sono inventato la mia logica teoria di come funziona il viaggio nel tempo. Ma parte di questa logica è nella nozione che dice che è come se un corpo estraneo entra nel nostro universo, che il viaggio nel tempo non è qualcosa che dovrebbe esistere. E' molto confusionario il modo in cui l'universo aggiusta tutto. Il sistema non sa come risolverlo. Quindi un pò di caos era essenziale.
Quindi questo è il mio modo logico con cui maneggio il viaggio nel tempo. Quella scena serve per dissipare il fatto che sto coprendo la mia mancanza di logica. Sono più concentrato sulla narrazione. Mi rendo conto sempre di più quando ci entriamo a pieno nella produzione di un film, che non importa neanche al pubblico. E' bello cercare di scavare e di parlarne, ma se il film sarà di successo, sarà una storia dove il viaggio nel tempo imposta la situazione, e i personaggi devono gestire queste situazione. Questo è il dramma, in contrasto con il divertimento che sarebbe stato nell'evidenziare tutti questi livelli di viaggio nel tempo.
Il segreto stava nel domare il più possibile il film narrativamente parlando così puoi avere il potere di mettere l'attenzione delle persone su cosa il film si sta concentrando, che è, come faranno i personaggi a risolvere questa situazione?