Peter Del Vecho a Seoul |
Il vero successo di Frozen, che proprio ieri è diventato il film d'animazione con più incassi di sempre, non è solo da attribuire agli incassi negli Stati Uniti, che sono comunque sotto a Il Re Leone, Toy Story 3 e Shrek 2, ma è stato consacrato dai mercati internazionali esteri come la Sud Corea, in cui ha raggiunto ben 76 milioni di dollari, e il Giappone, in cui il film appena uscito potrebbe chiudere sugli 80-90 milioni.
Proprio grazie al successo in Sud Corea, che non solo ha giovato alla Disney ma anche al mercato cinematografico sud coreano in quanto all'incirca il 55% degli incassi vanno agli esercenti e alla distribuzione locale, Peter Del Vecho, produttore fresco di Oscar del film, è stato ospite a Seoul del ministro della cultura. E nell'intervista a THR, Del Vecho, che lavora in Disney da Hercules, parla non solo del successo del film, ma anche del futuro dei Walt Disney Animation Studios, che, grazie alla rivoluzione messa in atto da John Lasseter nel 2006, sta diventando sempre di più uno studio guidato da filmmaker più che da dirigenti.
Perché pensi che Frozen sia stato un così grande successo in Sud Corea?
Il film ha risuonato in un modo così personale in così tante persone. Penso che si identifichino con i personaggi e con la musica - per come la vedo io, i coreani amano la musica e i musical, e la musica di Frozen certamente porta al film molto cuore e calorosità insieme all'umorismo. Penso che tutti questi aspetti messi insieme abbiano contribuito al successo qui. Ci sentiamo molto onorati.
La Corea è sempre stata un'importante paese per noi per quello che riguarda i nostri film. La Corea è il primo mercato estero fuori dagli Stati Uniti. Gli altri paesi stanno lavorando duramente per prendersi quel titolo, ma siamo molto felici che sia stato preso dalla Corea. So anche che il sequel di Avengers verrà girato qui, infatti ho sentito che hanno girato ieri.
Dopo che un film ha finito la sua corsa, e dopo che ci saremo presi tutti una vacanza, prendiamo tempo per analizzare i fattori di successo negli Stati Uniti e negli altri paesi. Anche la distribuzione e il marketing sono importanti per capire come riescono alcuni film a raggiungere certi mercati.
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Il film ha raggiunto il pubblico di tutte le età in Corea e anche negli altri mercati. Cosa sta facendo la Disney per assicurarsi un appeal demografico?
John Lasseter allo studio costantemente ci dice che noi realizziamo film per tutti, e che questo riguarda non solo la storia ma anche l'animazione. Rapunzel, un film molto di successo per noi, ha portato l'animazione ad un altro livello. Ci siamo concentrati molto sulle espressioni facciali così il pubblico potesse leggere il sotto-testo anche quando non ci fosse stato dialogo. Abbiamo fatto molte ricerche su questo. E tutto questo dà una ricchezza, insieme a tanti altri strati, e parla agli adulti come ai bambini. E' qualcosa per cui ci sforziamo sempre e fortunatamente ha dato i suoi effetti in tutte le fasce demografiche.
Sembrerebbe che in questo film ci siano stati dei cambiamenti significativi nella caratterizzazione e nel senso dell'umorismo in rapporto agli altri film Disney.
Noi amiamo i film Disney del passato, e sono basati su quello che era ricorrente per quell'epoca. Era importante per noi avere un personaggio principale che fosse descrittivo e divertente, e così ci siamo chiesti come volevamo essere sorpresi quando andiamo al cinema. Volevamo realizzare qualcosa di più rilevante per noi, e avere più temi universali per cui chiunque possa identificarsi.
Come ti senti a sapere che Frozen ha sorpassato Toy Story 3 ed è diventato il film d'animazione con più incassi di sempre?
E' fantastico guardare un film decollare. Sento che ha preso una vita tutta sua. Sì, è diventato il film d'animazione con più incassi, ma l'orgoglio arriva dal sapere come il mondo ha accolto il film aldilà dei numeri, anche se questi numeri sono sicuramente meravigliosi.
Pensi che il successo globale di Frozen influenzerà altri prodotti Disney nel futuro?
Ogni film è molto diverso, ma qualcosa è cambiato decisamente sei anni fa quando John Lasseter è diventato capo creativo dei Walt Disney Animation Studios. Da Rapunzel a Ralph Spaccatutto, Frozen ha beneficiato di quello che abbiamo imparato e sperato che continuasse.
Il più grande cambiamento è che la Disney sta diventando un studio guidato dai filmmaker. I filmmaker sono responsabili per prendere decisioni. A volte queste decisioni possono essere fatte fuori dal film, e possono essere anche non le migliori.
L'altra importante distinzione è che tutti i filmmaker allo studio hanno una certa responsabilità per tutti i nostri film. Ci diamo delle critiche per far sì che possiamo essere tutti di successo come un unico studio, non solo come film individuali.
Qual'è la tua prospettiva sull'industria globale dell'animazione?
Diversamente negli anni '90 quando la Disney ha avuto il suo primo rinascimento, c'è molta competizione. E' una buona cosa; mostra la salute dell'industria. Ci fa lavorare più duramente per competere e ci sentiamo ispirati dagli altri film - ed è anche incoraggiante per dove l'industria sta andando. Ci sentiamo come un'impresa imprenditoriale da quando John Lasseter è arrivato a bordo, ed è la competizione che ci fa vedere nuovi modi per farci rivitalizzare.
Hai già dei progetti futuri, e cosa i fan di Frozen si possono aspettare?
Non ho un film esatto in mente a cui subentrerò, ma penso che questo team - me, insieme a Chris Buck e Jen Lee - lavoriamo molto, molto bene insieme così credo che svilupperemo un nuovo progetto. Ma non so quale sarà in questo momento.
Proprio adesso i personaggi di Frozen sono già a Disneyland, e ci sono delle discussioni su come possiamo portare i personaggi in altri posti. Ci sono anche delle discussioni sul realizzare uno spettacolo teatrale musical, ma queste cose comportano tempo.
Cos'è successo al castello di Elsa alla fine del film?
Ci sono state molte discussioni su cosa succede al castello. Dopo i titoli di coda, vediamo il mostro di ghiaccio che vive lì. Quindi è ancora lì, come una location turistica, e tutti quanti la visitano probabilmente.
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Il produttore inoltre non parla di altri prodotti per il futuro del franchise che non siano delle attrazioni dei parchi o dell'adattamento teatrale. E' difficile che vedremo un sequel, per gli studi Disney Animation sarebbe una novità sviluppare un secondo capitolo tratto da una fiaba, ed è nulla la probabilità di vedere un sequel di Frozen per il mercato home video. Probabilmente si seguirà il modello Toy Story con una serie di corti e special televisivi, come successo in casa Disney con Rapunzel - Le incredibili nozze.
"Quando una profezia intrappola l'intero regno di Arendelle in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l'Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione."
Frozen - Il Regno di Ghiaccio è un film d'animazione in CGI prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures il 13 Dicembre 2013 negli Stati Uniti, e il 19 Dicembre 2013 in Italia in 3D. Il film arriverà in DVD, Blu-Ray e Blu-Ray 3D dal 9 Aprile in Italia.
Il film è diretto da Chris Buck e Jennifer Lee, scritto dalla co-regista, e doppiato in originale da Kristen Bell (Anna, Serena Rossi in italiano), Idina Menzel (Elsa, Serena Autieri) e Jonathan Groff (Kristoff, Paolo De Santis).
La colonna sonora è composta da Christophe Beck, mentre le canzoni sono scritte e composte da Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez.