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1 marzo 2014

Tutti in scena!, ecco tutti i cortometraggi d'animazione Disney premiati con l'Oscar

Tutti in scena! potrebbe vincere il secondo Oscar consecutivo per il miglior cortometraggio d'animazione per i Walt Disney Animation Studios, ma ci fu un periodo in cui lo stesso Walt Disney ne vinse otto di fila, e un periodo in cui per quarantadue anni i Disney Animation non ne vinsero mai uno.

Andiamo quindi a vedere tutti i cortometraggi d'animazione della Disney vincitori dell'Oscar, a partire dal 1932, quando la categoria fu aperta dall'Academy, e fino all'anno scorso, quando trionfò Paperman.

Fiori e alberi (Flowers and Trees - Silly Symphonies 1932), di Burt Gillett.

Il cortometraggio, il ventinovesimo della serie delle Silly Symphonies e il primo Oscar ricevuto da Walt Disney, anche se quell'anno gli fu consegnato anche un Oscar onorario per aver creato Mickey Mouse, fu il primo girato con il three-strip della Technicolor e quindi il primo corto animato a colori.

Per sperimentare il nuovo processo della Technicolor, sono stati scelti gli alberi e i fiori come soggetto principali. Il corto è infatti ambientato durante la primavera, e i fiori, i funghi e gli alberi fanno la loro ginnastica, e, nella migliore tradizione Disney, tutto è vivo e ha un suono.


I tre porcellini (Three Little Pigs - Silly Symphonies 1933), di Burt Gillet.

Probabilmente uno dei corti più famosi nella storia del cinema e tra i più importanti, infatti grazie al successo de I tre porcellini, Walt Disney rilanciò la serie di Topolino e lo portò a realizzare Biancaneve e i sette nani. Famossisima la canzone del corto, Who's afraid of the Big Bad Wolf di Frank Churchill, che nel 1953 fu adattata da Misselvia nel famosissimo "Siam tre piccoli porcellin".
Qui potete vedere il corto in lingua originale, mentre qui con il ridoppiaggio italiano.


 La lepre e la tartaruga (The Tortoise and the Hare - Silly Symphonies 1934), di Wilfred Jackson.

Anche qui un cortometraggio noto a molti, si crede che il personaggio della lepre abbia influenzato la creazione anni dopo, nel 1940, di Bugs Bunny. Qui per il corto in originale.


• I tre orfanelli (Three Orphans Kittens - Silly Symphonies 1935), di David Hand.

Il cortometraggio segue tre gattini abbandonati che si avventurano nella casa di una signora afroamericana, che ricorda molto Mammy Two Shoes di Tom e Gerry che comparirà nel 1940. Il corto è diretto da David Hand, che andrà poi a dirigere Biancaneve e i sette nani, e infatti fu anche usato per sperimentare molte tecniche d'animazione che serviranno poi per realizzare proprio il primo lungometraggio della Disney. Il corto si concentra più sui personaggi che sulla narrazione, esattamente come è avvenuto per I tre porcellini, un esperimento che sarà utile per andare poi sviluppare le personalità dei Sette Nani. Qui per il corto in originale.


Il cugino di campagna (The Country Cousin - Silly Symphonies 1936), di Wilfred Jackson.

Sempre della serie di Silly Symphonies, è una dimostrazione di quanto la colonna sonora è portante in questa serie di corti. Zero dialoghi e solo momenti musicali composti da Leigh Harline, che andrà poi a scrivere When you wish upon a star.
E' la storia di un topolino di campagna che parte dalla città di Podunk, nome americano che vuol dire "nel mezzo del nulla", per andare a trovare il suo cugino di città, combinandole di tutti i colori.


• Il vecchio mulino (The Old Mill - Silly Simphonies 1937), di Wilfred Jackson.

Nel 1937 per la Disney non fu solo l'anno di Biancaneve e i sette nani, ma anche del vecchio mulino, considerato uno dei migliori cortometraggi di sempre. Una premessa semplicissima, siamo in campagna e degli animali circondano un vecchio mulino ed improvvisamente arriva una tempesta, e da lì la potenza emotiva del corto esplode. E' il culmine anche delle avanzate tecniche di animazione, infatti questo fu il primo corto di Disney ad usare la multiplane camera, che mette insieme più disegni dandogli un effetto tridimensionale ma non stereoscopico. Uno degli esempi di come la multiplane è stata utilizzata, è nella scena di Biancaneve in cui la Regina beve la pozione e tutto intorno a lei gira.


• Ferdinando il toro (Ferdinand the Bull 1938), di Dick Rickard.

Il primo cortometraggio Disney che non fa parte delle Silly Symphonies a vincere l'Oscar, Ferdinando il toro è la storia, ambientata in Spagna, di un toro di nome Ferdinando che anzi di tirar testate contro altri tori, sta molto meglio sotto un albero ad annusare i fiori. Narrato da un narratore fuori campo, tecnica che poi fu usatissima negli altri corti, Ferdinando il toro è un adattamento di un conosciutissimo libro americano per bambini. Qui per il corto in originale.


• Il brutto anatroccolo o Il piccolo diseredato (The Ugly Duckling - Silly Symphonies 1939), di Jack Cutting.

Il brutto anatroccolo è uno dei primi remake disneyani, infatti nel 1931 era già stato realizzato un Silly Symphonies sulla storia di Hans Christian Anderson. Il corto fu anche l'ultimo della serie delle Symphonies, e concluse il primato di Walt Disney con ben 8 Oscar vinti di fila, infatti l'anno successivo vinse The Milky Way della MGM. 


• Qua la zampa (Lend a Paw 1941), di Clyde Geronimi.

Anche qui in parte remake di un corto del 1933 Mickey's Pal Pluto, Qua la zampa fu il primo Oscar vinto per un cortometraggio della serie degli amici di Topolino. Diretto da Clyde Geronimi, che andrà poi a dirigere Cenerentola, Alice, Peter Pan, Lilli e il Vagabondo, La Bella Addormentata e La carica dei 101, il corto ha come protagonista Pluto che diventa geloso di un gattino che Mickey ha appena adottato. Qui per il corto in originale.


• Der Fuehrer's Face (1943), di Jack Kinney.

Era il 1943, in piena seconda guerra mondiale, quando arrivò Der Fuhrer's Face, un corto propagandistico contro il regime di Hitler, con protagonista il povero Paperino. Aldilà delle polemiche, il cortometraggio è divertentissimo e strappa grosse risate, ed ecco spiegato dallo storico Disney, Leonard Maltin nell'introduzione che precede il corto qui sotto. In Italia, come in Giappone, Francia, Germania, Der Fuhrer's Face non arrivò mai.
In tempo di guerra, è tipico, e a volte anche di norma, demonizzare il tuo nemico. Vediamo questo ancora oggi ogni volta che un dittatore o un despota arriva al potere da ogni parte del mondo. Le caricature e gli scherzi, non sempre di buon gusto, sono la nostra risposta per alleviare l'aggressione. E così è stato nella seconda guerra mondiale. Alcune persone avevano paura di Adolf Hitler. Alcuni si beffavano di lui. Allo staff della Disney venne l'idea per un cartone di nome "Donald nella terra dei nazisti", dando alla papera americana l'incubo di vivere in un paese governato dai nazisti. Il titolo cambiò quando una canzone scritta per il cartone scritta da Oliver Wallace divenne una hit nella registrazione classica del gruppo Spike Jones. E dopo divenne essenziale cambiare il nome del cartone in La Faccia del Fuhrer.
E' facile vedere come il film divenne così popolare, è molto ma molto divertente, rispondendo alla difficoltà tematica nell'affrontare in un cartone Hitler e i nazisti con lo slapstick assurdo. E dava un'opportunità al pubblico di pensare alla libertà che potrebbero aver dato per scontato.
"Quando il Fuehrer dice, noi siamo la razza migliore, noi facciamo HAIL! HAIL! direttamente in faccia al Fuehrer. Non amare il Fuehrer è una grande sciagura. Quindi noi facciamo HAIL! HAIL! direttamente in faccia al Fuehrer.
Quando Herr Goebbels (ministero della propaganda nazista) dice che noi possediamo il mondo e lo spazio, noi facciamo HAIL! HAIL! dirittamente in faccia al Fuehrer.
Quando Herr Göring (membro principale del partito nazista) dice che non bombarderanno mai questo posto, noi facciamo HEIL! HEIL! direttamente in faccia a Herr Göring.
Siamo noi gli Oltreuomini? Anche gli ariani sono oltreuomini? Sì, noi siamo gli oltreuomini. Gli oltre eccezionali uomini.
E' questa terra nazista (giocano con nutsy che vuol dire anche strano o pazzo) così buona da lasciarla se tu potessi? Sì questa terra nazista è così buona che la lasceremmo se potessimo.
Noi portiamo al nuovo nuovo ordine. HEIL al mondo di Hitler per l'ordine!
Tutti quanti delle terre straniere, ameranno la faccia del Fuehrer, quando porteremo al disordine del mondo." 
Fuori, (parolaccia in tedesco)!
HEIL Hitler! HEIL Hirohito (imperatore giapponese)! HEIL Mussolini!
Nullità! Vieni fuori! Mettiti i vestiti!
Oh ragazzi, ragazzi, quanto sono affamato!
Qui! Migliora la mente!
Benvenuti lavoratori di terra nazista, quale glorioso privilegio è il vostro di essere un nazista! Di lavorare 48 ore al giorno per il Fuehrer. 
"Quando il Fuhrer dice, che non saremo mai schiavi, noi facciamo HEIL! HEIL! ma lavoriamo comunque come schiavi. Quando il Fuhrer si vanta, e mente e sproloquia e delira, noi facciamo HEIL! HEIL! e lavoriamo dentro le nostre tombe." 
Vai a lavorare! Più veloce! 
"Quando il Fuhrer urla, devo avere più proiettili, noi facciamo HEIL! HEIL! e per lui facciamo più proiettili. Se un piccolo proiettile lo manderà all'inferno, noi facciamo HEIL! HEIL! e non sarebbe lo stesso eccezionale?! 
Non è questo magnifico? Il Fuhrer non è così glorioso? Che cosa hai detto, (varie parolacce in tedesco)? Attenzione lavoratori, attraverso la gentilezza del Fuhrer, adesso arriva la vacanza pagata! Ah, le bellissime Alpi con gli uccellini e gli bellissimi scenari! Non scordatevi di fare i muscoli così potete lavorare più duramente per il Fuhrer! 1, 2, 3, HEIL! E adesso, la vacanza è finita! Da un decreto speciale del Fuhrer, tu sei stato scelto per fare gli straordinari!
Più veloce! Abbiamo bisogno di più proiettili!
Non ce la faccio! Divento pazzo!
Oh ragazzi! Sono o no felice di essere un cittadino degli Stati Uniti d'America?
Tàtà, Tìtì, Zin Zin, Bum! (Toot, Whistle, Plunk and Boom - Adventures in Music, 1953) di Ward Kimball e Charles August Nichols.

Dopo 10 anni, in cui la compagnia si era concentrata perlopiù su cortometraggi sulla banda di Topolino, la Disney ritorna ad essere vincitrice del miglior corto con Tatà, Tìtì, Zin Zin, Bum, o meglio in originale Toot, Whistle, Plunk and Boom. Il corto è il secondo e ultimo della serie degli Adventures in Music, che voleva in un certo senso reinterpretare il concetto delle Silly Symphonies, e consiste in una lezione musicale educativa che approfondisce i suoni degli ottoni, i legni, gli archi e le percussioni. Il cortometraggio è stato anche il primo Disney in widescreen. Qui per il corto in originale.


Troppo vento per Winny Puh (Winnie the Pooh and the Blustery Day 1968) di Wolfgang Reitherman.

L'Oscar fu assegnato a Walt Disney postumo, e fu il suo ultimo Oscar vinto dopo ventidue Oscar competitivi e quattro onorari, con un totale di cinquantanove nomination, tra cui anche quella di miglior film per Mary Poppins. Mentre era il primo Oscar per Winnie the Pooh con questo corto di 22 minuti che farà poi parte nel 1977 del film, Le Avventure di Winnie the Pooh, disponibile in DVD disco singolo.

I disegni di Ward Kimball
• It's Tough to Be a Bird (1969) di Ward Kimball.

In questo corto educativo di ben venti minuti, un uccello rosso ci spiega come gli uccelli hanno contribuito a sviluppare la cultura umana, e come ingiustamente vengono presi di mira da cacciatori. E suppone che sia perché l'uomo è geloso della capacità dell'uccello di volare, menzionando la leggenda di Icaro e le prime macchine volanti costruite dall'uomo.
Il corto è stato realizzato come segmento della trasmissione The Wonderful World of Disney, e purtroppo non è arrivato mai in Italia.


• Paperman (2012) di John Kahrs.

Ci vollero ben quarantadue anni affinché la Disney non rivinse un altro Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione. E nonostante l'avvento della CGI lo rifà con un corto in animazione tradizione con una tecnica innovativa chiamata meander che sperimenta la fusione delle due tecniche d'animazione, quella a mano e quell'altra al computer. Il corto potrebbe benissimo far parte, secondo la mia contestabilissima opinione, della serie delle Silly Symphonies, zero dialoghi, musica che ha una parte centrale nel corto con una bellissima colonna sonora di Christophe Beck, e una tecnica che sperimenta e innova. 
Tutto questo si chiama Paperman, e l'Oscar è più che meritato.


Non ci resta quindi che sperare di poter aggiungere anche Tutti in scena! a questa lista, che attenzione non è quella dei miglior cortometraggi Disney, ma bensì solamente di quelli riconosciuti dall'Academy.