Per Disney Kingdoms, gli ospiti del panel sono stati Brian Crosby, ex Imagineer Disney e consulente per le storie Marvel, che ha lavorato insieme a Josh Shipley e Andy Digenova ed altri alla creazione della serie Disney Kingdoms, David Gabriel, vice-presidente della stampa, vendita e marketing Marvel, Andy Digenova, produttore associato degli Imagineering, Jim Zub, sceneggiatore di albi a fumetti e autore di Figment, e Josh Shipley, Imagineer.
Yodelberg |
Da sinistra, Josh Shipley, Jim Zub, Andy Digenova, David Gabriel e Brian Crosby |
Ricordiamo che prima che dei tre titoli Disney Kingdoms, ovvero Seekers of the Weird, basato sulla defunta attrazione Museum of the Weird dentro alla Haunted Mansion, Figment, tratto da Journey of Imagination, e Big Thunder Mountain Railroad, basato sull'omonima attrazione presente in tutti i parchi Disney, il marchio Disney Comics, che con l'acquisizione di Marvel oggi è praticamente defunto, aveva pubblicato sempre nel 2014 Space Mountain, adattamento dell'attrazione Space Mountain, scritta da Bryan Q. Miller, che aveva curato sempre per Disney il prequel a fumetti di Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, Six Sea Chantis. Primo di una trilogia che non si è mai concretizzata, questo forse è stato il primo esperimento, probabilmente fallito per le scarse vendite, che ha portato Disney a credere che il brand Marvel e i suoi artisti potessero aiutare la serie. Per ora Space Mountain non fa parte della collana Disney Kingdoms e nel panel non ne hanno parlato.
Infatti la collaborazione Disney e Marvel sembra essere stata vincente per il successo della serie, Seekers of the Weird è stato il primo albo Marvel venduto dentro i parchi Disney, e le vendite sono state alte perché gli interessati erano sia i lettori Marvel che gli appassionati Disney che solitamente negli Stati Uniti, data l'assenza nel paese di un fumetto qui in Italia così popolare come Topolino, non sono lettori di fumetti accaniti. Ma il titolo che ha più sorpreso per le vendite è stato Figment, la storia a tinte fantasy e steampunk ambientata nel 1910 di un inventore e scienziato chiamato Dreamfinder, che cerca un modo per convertire le idee della mente umana in energia, finendo per creare un draghetto di nome Figment, presente nei parchi Disney in Journey of Imagination, ad EPCOT, sin dagli anni '80, e dei portali verso i regni dell'immaginazione. Figment aveva esaurito tutte le sue copie già dal primo giorno di vendita, un risultato straordinario che ha portato Bob Iger, CEO Disney, a contattare David Gabriel perché i membri del consiglio aziendale Disney stavano discutendo del successo del titolo. Un mesetto dopo Gabriel confessa di aver ricevuto una nota da Iger che si complimentava per la qualità dell'albo.
Illustrazione di John Tyler Christopher |
Nel panel hanno mostrato la cover e le prime due pagine dell'albo, che mostra i due protagonisti arrivare al parco EPCOT, la città del futuro immaginata da Walt Disney negli anni '60 con lo spirito di migliorare il presente immaginando un futuro migliore, ai giorni d'oggi, più di 100 anni nel futuro per loro. Jim Zub, autore di Figment, che ha appena completato la sceneggiatura del terzo albo di Figment 2, rivela che gli piaceva così tanto il nome Dreamfinder, che lo scelse prima di aver creato il personaggio, anche per cercare di bloccare il nome e non farlo utilizzare da altre parti, in quel periodo c'era una serie di Disney Channel in sviluppo intitolata così ma che non ha mai visto la luce del giorno. Zub ha anche confessato, scherzando, che non sarà mai una persona completa se non adatterà la canzone Tiki Tiki Tiki Room, scritta da Robert e Richard Sherman per l'attrazione tropicale Enchanted Tiki Room, in un fumetto della serie.
Riguardo ai titoli, che non sono uguali a quelle delle attrazioni su cui sono basate con l'eccezione di Big Thunder Mountain Railroad, il motivo della scelta è perché nel caso di Figment, Journey Into Imagination ricordava troppo la serie classica Marvel Journey Into Mystery, che ha visto il debutto di molti personaggi tra cui Thor, e per Seekers of the Weird, Museum of the Weird è il nome di un posto realmente esistente, quindi non potevano usarlo.
Concept art di Marc Davis per l'attrazione di Pirati dei Caraibi |
Nel panel hanno parlato anche dell'approccio all'adattamento dall'attrazione al fumetto, paragonandolo a quello che Disney ha fatto con il film di Pirati dei Caraibi, che come sappiamo è tratto dall'omonima attrazione. Hanno usato dei punti di contatto con l'attrazione, la scena della prigione con il cane e le chiavi de La maledizione della prima luna è un chiaro omaggio al materiale originale e anche il tono del film è ispirato all'attrazione, ma creando allo stesso tempo nuovi personaggi e nuovi luoghi.
Nel panel hanno mostrato una clip dal 10esimo anniversario di Disneyland, episodio speciale della serie televisiva curata da Walt Disney, The Wonderful World of Color, in occasione del decimo anniversario dall'apertura del parco ad Anaheim, California, in cui Walt mostra al pubblico un'anticipazione dalla future attrazioni che saranno presenti nel parco Disney, e tra queste c'è anche il Museum of the Weird, che ha ispirato Seekers of the Weird.
Nella clip qui sotto potete vedere Walt insieme a Rolly Crump, Imagineer Disney che ha concepito l'attrazione collezionando stranezze da tutto il mondo, e l'ambasciatrice del decimo anniversario di Disneyland, Julie Reihm. L'attrazione poi non si sarebbe più realizzata, e questa è una delle poche testimonianze di come sarebbe dovuta essere. La parte relativa a The Museum of the Weird parte dal minuto 7:15.Per i prossimi titoli di Disney Kingdoms dopo Figment 2, David Gabriel ha detto che sono previsti altri tre progetti, ma non li ha voluti rivelare, probabilmente sono ancora in sviluppo. Non si sa se tra questi ci saranno continui di Seekers of the Weird o Big Thunder Mountain Railroad o saranno solo titoli originali basati su altre attrazioni Disney, ma la notizia positiva è che la serie ha successo e che l'interesse c'è.
Nel liveblogging abbiamo discusso insieme l'arrivo in Italia dei tre albi, per ora tutti inediti, su Amazon si possono trovare solo in inglese. Probabilmente la Panini, che porta in Italia gli albi Marvel e che è licenziatario dei fumetti Disney, potrebbe essere interessata, ma per ora non si sa niente. Promettiamo di informarci e contattare la Panini a proposito, potete farlo anche voi tranquillamente, e vi faremo sapere se hanno una risposta sull'arrivo di Disney Kingdoms in Italia.
Le fonti delle foto qui sopra sono dell'account Twitter di LaughingPlace.com.