,

22 maggio 2021

PIXAR DIETRO LE QUINTE, VIAGGIO NEI FILM PIXAR IN "SVELATI", I NUOVI EPISODI DELLA SERIE DISNEY+


E' appena uscita su Disney+ la quarta serie di cinque mini documentari sulla Pixar facenti parte del contenitore Pixar Dietro le Quinte (Inside Pixar in originale), intitolata Svelati. Infatti dopo Ispirazioni e Ritratti, in cui ogni episodio ci si soffermava su degli impiegati Pixar, dal regista di Onward Dan Scanlon alla mastra pasticcera dello studios Marylou Jaso, qui si continua sulla stessa scia di Fondamenta, con degli approfondimenti su certi aspetti che contribuiscono a rendere i film Pixar così apprezzati e memorabili.

Se Fondamenta era accompagnato dalla voce di Cristela Alonzo, doppiatrice di Cruz Ramirez in Cars 3, qui il narratore è W. Kamau Bell, comico afroamericano vincitore di tre Emmy per United Shades of America, programma della CNN nato nell'era Trump in cui si affronta il rapporto tra Stati Uniti e razzismo, incarcerazione, controllo delle armi e altro ancora.

La scelta di avere W. Kamau Bell si può ravvisare nell'episodio "Lo squint test", in cui si parla della crisi tra lo stile caricaturale e quello realistico che si può notare in molti film Pixar recenti, come ad esempio in Soul in cui si riscontrano ambientazioni ultra realistiche, come quella di New York, giustapposte a personaggi caricaturati come Joe, il cui viso a goccia ricorda la forma della sua anima nell'Ante-Mondo, e ha dita lunghissime e affusolate perché la sua passione è il piano. Nell'episodio, parlando di come in Pixar si sono approcciati alla caricatura di personaggi afroamericani, si parla anche del ruolo negativo che la caratterizzazione di un personaggio può fare quando è utilizzato per denigrare un gruppo etnico, portando l'esempio di Meet King Joe, corto propagandistico del 1949 pro economia americana prodotto da John Sutherland, che lavorò, prima di ricevere soldi dallo stato per produrre propaganda, con Walt Disney dando la voce a Bambi adulto nel classico d'animazione. Curiosamente nell'episodio non hanno fatto riferimento alle caricature che mettono alla luce stereotipi razziali in prodotti Disney come Dumbo, Lilli e il vagabondo, e Peter Pan, anche se la Disney come azienda non si è fatta problemi ad ammetterli aggiungendo un messaggio di avvertimento ad inizio film su Disney+.

Il titolo dell'episodio si riferisce ad una prova simile ai principi di Gestalt grazie alla quale si può capire gli elementi fondamentali di un design allontanandosi da questo e strizzando gli occhi per far sì che la visione diventi momentaneamente distorta, e per poi guardare subito dopo di nuovo l'immagine. L'obiettivo è capire quale sono gli elementi essenziali di un disegno. La prova viene fatta spesso in Pixar quando si cerca di stabilire il design di un personaggio, per renderlo memorabile e riconoscibile. Si possono infatti prendere le sagome di alcuni personaggi Pixar e intuire subito da queste di chi si tratti.

Nell'episodio "Tutti amano il cattivo" si affronta il motivo per cui molti film Pixar e non solo, hanno un villain misterioso, ovvero un personaggio che viene presentato inizialmente come positivo e rivelato solo successivamente come antagonista, vedi Lotso in Toy Stoy 3. Così come l'assenza di un villain vero e proprio, come in Inside Out, creando il conflitto antagonista nella protagonista del film Gioia che ostacola, involontariamente, Tristezza nell'andare in soccorso di Riley.

Le animazioni generiche delle folle applicate ai personaggi di Coco

Negli altri tre episodi invece si parla di aspetti più tecnici; come la resa delle folle nei film Pixar, sperimentate per la prima volta in A Bug's Life con la creazione di un dipartimento d'animazione dedicato solo ed unicamente alla gestione dei membri del formicaio; la relazione tra macchine e personaggi e come queste possono informare il pubblico su quest'ultimi; ed infine di come rendere sullo schermo il passaggio del tempo.

Quindi Pixar Dietro le Quinte, complice forse anche lo smart working che sta inficiando sul ruolo della struttura degli studios Pixar, illustrata brevemente nell'episodio Ritratti dedicato a Patty Bonfilio, responsabili impianti, si è spostata dall'illustrare il dietro le quinte dei film Pixar a informare attraverso dei veri e proprio video saggi stile Every Frame a Painting lo spettatore su dei dettagli che possono essere sfuggiti. La scorsa serie Fondamenta era davvero basilare e anche ripetitiva per chi ha seguito con dedizione i contenuti speciali dei vari film Pixar nel corso degli anni, mentre qui il fan dello studios di Emeryville resterà forse più contento, anche se non sarà mai incollato allo schermo come nelle prime puntate dedicate agli artisti che lavorano in Pixar.

Deanna Marsigliese, character art director di Luca, nell'episodio di Pixar Dietro le Quinte a lei dedicato

Non si sa per ora quale sarà il destino della serie, se ci saranno altri episodi in arrivo o se, arrivati ora al ventesimo, Pixar Dietro le Quinte si chiuderà. Si spera che con l'alleggerimento delle misure restrittive COVID-19 si riesca a realizzare più episodi ambientati dentro gli studios e soprattutto negli uffici degli artisti.